Di Andrea Atzori
Io ho le mie opinioni.
Se la Corte costituzionale ha pronunciato una sentenza che dichiara essere la legge elettorale chiamata Porcellum, illegittima in quanto in contrasto con le norme costituzionali, cioè viziata di incostituzionalità, significa che su quel sistema elettorale è stato sollevato un disco rosso.
Se il governo, disubbidisce all'ordine della Suprema corte e ripresenta, imperterrito, una proposta di legge elettorale alle camere, identica in tutto e per tutto alla stessa resa nulla dalla Corte, come risulta dalle opinioni espresse dai più grandi costituzionalisti italiani, per i quali l'Italicum è lo stesso Porcellum a cui è stato solo cambiato il nome, si pone un problema gravissimo di conflitto tra poteri dello Stato che coinvolge il rispetto dell'ordinamento giuridico in vigore.
Quel governo si pone fuori dai binari tracciati dalla legge e, pertanto, è illegittimo e fedifrago, in quanto ha infranto il giuramento di rispettarla.
Riflettiamo sul fatto, molto ovvio e chiaro, che la sentenza della Consulta ha indicato un tasto rosso che non può essere premuto, mentre il governo in carica, sta sfidando l'ordine ricevuto e imposto, schiacciando a ripetizione quel pulsante.
Prima o poi, andrà a sbattere contro il muro.
La baldanzosità di Renzi e della Boschi, potrebbero anche soffrire qualche intoppo, un duro scontro istituzionale a cui la loro preparazione dottrinaria in campo giuridico, potrebbe rivelarsi non essere sufficientemente adeguata.
Un atto di ribellione tale non sarebbe senza conseguenze. Si tratterebbe di attentato vero e proprio, deliberato, alla carta costituzionale. Con tutti gli annessi e connessi.
L'Italia si trova, ancora e sempre, dinanzi ad un bivio. Attenzione alle uscite controsenso e vietate! Lo scontro sarebbe garantito.
Le vittorie elettorali non hanno il potere di scardinare il diritto. Servono solo a spargere su quel popolo di elettori, ulteriori infamie, oltre a quelle già subite.