Di Andrea Atzori
Sarà la catastrofe finale della giustizia in questo paese, già sepolto sotto una valanga di cause irrisolte.
L'inferno dello stivale o lo stivale all'inferno? E' la stessa cosa, non cambia niente, di vecchi stivali l'inferno è già pieno!
Mi viene in mente un aneddoto. Un signore che voleva ammaestrare il suo cane, gli ordinava di mangiare solo la metà del tozzo di pane che gli buttava per terra.
Ma poichè l'animale, dopo tanti tentativi, anzichè obbedire, continuava a mangiarlo tutto, alla fine, ormai deluso e rassegnato, lanciò l'ultimo pezzo di pane dicendo "mangialo pure tutto"! Tanto per non ammettere dinanzi a se stesso di avere fatto cilecca!
Se ipotizziamo che il legislatore sia il padrone e gli avvocati siano il cane, possiamo capire quanto sia irrazionale questa riforma della giustizia civile che per risolvere il problema degli arretrati giudiziari, di cui la classe forense è la sola ed unica responsabile, toglie le cause alla magistratura per affidarle proprio agli avvocati.
Anzichè rimuovere le cause della crisi, al contrario, elimina il problema alla radice, rimettendo le controversie a quegli studi legali più stracolmi di cause insolute, i monopolisti della giustizia, che sfrutteranno questa occasione d'oro, per salassare ancora di più i contendenti, amministrando solo e sempre ingiustizia profonda e ributtante.
Il problema degli arretrati è risaputo essere il monopolio dei grandi studi legali. Questa pseudo riforma non ha fatto altro che istituzionalizzarlo. L'Europa non potrà più dire che, in Italia, esiste un enorme arretrato giudiziario, perchè questo è sparito per sempre.
Finito tutto nei forzieri dei grandi studi legali, che hanno perfino potuto sfruttare la stessa crisi da loro stessi creata, monetizzandola perfino, cioè ricavandone, o meglio, trasformandola in oro.
Chi soffrirà lacrime amare saranno quei cittadini per i quali la giustizia, in Italia, funziona come la falce della morte che spedisce diritti all'inferno! Io non credo in dio e credo e spero, appunto, che non esista.
Perchè non può essere che l'inferno debba essere vissuto due volte, prima e dopo la morte! L'inferno è già qui, in questa vita, non può essercene un'altro che ci attende anche dopo morti!
Sarebbe veramente terribile! Un paradosso di cui, meno male, l’astrofisica è già riuscita ad escludere la possibilità e quindi l'esistenza.